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Aggiornato Venerdì, 19 Aprile 2024 - 18:43



Associazione Radioamatori Italiani - A.R.I.

 

L'Associazione Radioamatori Italiani (A.R.I.) fu fondata nel 1927 da Ernesto Montù (a quel tempo Associazione Radiotecnica Italiana) uno dei primi radioamatori del nostro Paese. Il Presidente Onorario dell'A.R.I., dall'anno di fondazione sino al 1939, fu Guglielmo Marconi.

Nel 1950 l'A.R.I. è stata eretta in Ente Morale con Decreto dell'allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.
L'A.R.I. è guidata da un Consiglio Direttivo, eletto ogni tre anni tra tutti i soci che hanno raggiunto la maggiore età; un componente dello stesso Consiglio è invece nominato dal Ministero delle Comunicazioni.

Il Sodalizio cerca di adempiere nel miglior modo possibile agli scopi statutari, nell'interesse dei soci e di tutti i radioamatori italiani. In particolare:

  1. pubblica mensilmente Radio Rivista, Organo Ufficiale, su cui appaiono informazioni organizzative e operative di grande interesse per i radioamatori, nonché articoli tecnici scritti dai radioamatori stessi, alcuni a livello pratico e descrittivo, altri a livello tecnico più elevato; i collaboratori sono per lo più radioamatori, che nella vita esercitano le attività più disparate, altre volte tecnici e ricercatori professionisti che non hanno dimenticato di dovere molto al radiantismo.
  2. cura la spedizione delle QSL (le cartoline che confermano i collegamenti), direttamente o tramite le Sezioni, per tutti i soci da e per tutti i paesi del mondo.
  3. effettua numerosi altri servizi di assistenza, tutela i soci nei riguardi di enti e autorità, e li rappresenta nelle Conferenze internazionali, direttamente o tramite la I.A.R.U. (l'organismo di cui fanno parte tutte le associazione radioamatoriali del mondo, una per ogni stato), difendendo le gamme radiantistiche dalla sempre incombente minaccia di invasione da parte di altri servizi radio.

E' interesse di chi aspira a diventare o di chi è già radioamatore iscriversi all'A.R.I., sia per fruire degli immediati vantaggi che ne conseguono, sia perché la forza numerica dell'A.R.I. è l'unica garanzia per la conservazione e il progresso del radiantismo italiano.

L'A.R.I. raggruppa quasi 15.000 Radioamatori Italiani. Il radiantismo, a livello mondiale, è una attività di istruzione e ricerca, che affratella ed unisce Popoli e Nazioni al di la delle barriere linguistiche e delle religioni.

In Italia è, in particolare, protagonista nel delicato settore della Protezione Civile.

L'A.R.I. è sempre stata con i Suoi volontari in prima linea in tutte le gravissime emergenze che hanno colpito il nostro Paese.

Essa ha inoltre sottoscritto importanti Convenzioni e Protocolli di intesa con il Ministero d'Istruzione, con Regioni e pubbliche amministrazioni, per il perseguimento dei propri fini sociali tra i quali spicca la formazione e l'indirizzo professionale dei giovani.